Il Tribunale di Milano, Sezione specializzata in materia di impresa, con sentenza n. 10198/2013 ha condannato un’azienda del milanese a pagare, a favore degli attori, una discreta somma di danaro per arricchimento senza causa ex art. 2041 c.c., per aver utilizzato i segni grafici, i marchi e altro materiale distintivo, che gli attori, assistiti dagli Avv.ti d’Ammassa e Pellegrino, avevano realizzato per un’altra società senza ricevere alcun compenso.
La società committente era stata liquidata e aveva ceduto i marchi e gli altri segni distintivi alla società condannata.
Con sentenza parziale n. 8275/2011 il Tribunale aveva giù statuito, nella medesima causa, che “trova accoglimento l’azione esercitata ex art. 2041 c.c. (arricchimento senza causa) da parte del prestato d’opera, che non abbia ricevuto alcun compenso per la cessione dei diritti di proprietà industriale e intellettuale delle opere a lui commissionate, nei confronti del terzo cessionario“.